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Roberta Corradin

Roberta Corradin è nata a Susa nel 1964. Si è diplomata al liceo d’Azeglio a Torino, ha iniziato tre tesi in lettere classiche e non ne ha finita mai nessuna e, nel 1989, ha cominciato a lavorare nei fumetti: «Lupo Alberto», «Cattivik», «Sturmtruppen», «Blue», e l’immancabile «Linus». Nel 1992 diventa lavoratrice anomala ante litteram, e da allora, per circa un lustro, scrive di pseudopsicologia da bar e da parrucchiere per svariate testate femminili. Nel 1995 esce il suo primo libro, “Ho fatto un pan pepato… ricette di cucina emotiva” (Zelig). I critici la ignorano, i gastronomi la chiamano a scrivere di cucina nelle loro riviste. In seguito pubblica “Un attimo, sono nuda, una storia umoristica misogina” (Piemme); “Le cuoche che volevo diventare” (Einaudi), “Tradizione Gusto Passione” (con Paola Rancati, Silvana Editoriale). Scrive di viaggi e di cucina per testate tra cui «l’Espresso», «Gambero Rosso», «D LaRepubblica delle donne», e altre. Traduce narrativa e saggistica dal francese e dall’inglese. Ha risolto un decennio di nomadismo occidentale tra New York, Parigi, Roma e la Sicilia sudorientale a favore di quest’ultima dove, insieme al marito, porta avanti un progetto di fattoria permaculturale e gestisce un ristorante di mare a Donnalucata.

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