Maison Ladurée
Maison Ladurée è un nome che evoca un mondo di dolcezza, a partire prima di tutto dai colori. Il verde, naturalmente, la tonalità chiara delle mandorle fresche o dei pistacchi appena raccolti, la stessa scelta per il soffitto del primo negozio, quello di rue Royale a Parigi. Il rosa intenso dei lamponi o quello tenue dei petali di un fiore. Il giallo acceso di un limone appena colto o il marrone caldo di una ganache al cioccolato. Ci sono poi i sapori associati a tali colori. La rosa, che rimanda all’antica città di Ispahan, e la violetta delle campagne francesi. I vari tipi di caramello, il cui burro è messo in risalto da un pizzico di fleur de sel. I tè, la cui complessità richiama fragranze provenienti da ogni parte del mondo. E ancora: frutto della passione, mango, litchi, agrumi. Infine, arrivano le forme. La rotondità delicata e inconfondibile dei gusci dei macaron. Le curve sofisticate della viennoiserie, a volte interrotte dall’aggiunta di un gheriglio di noce, in quella che è una sublimazione del sapore amplificata da una geometria irregolare. L’orizzontalità dei plumcake, con la loro sagoma rettangolare, o la verticalità delle piramidi di macaron. Chiudono il quadro i raffinati arabeschi che decorano cofanetti, sacchetti e stoviglie, i quali rappresentano l’eredità estetica del Secondo impero francese, il periodo storico in cui la Maison Ladurée è nata, e aggiungono il tocco finale alla sua eleganza senza tempo.
Fondata nel 1862 da Louis-Ernest Ladurée, la Maison affonda le sue radici nella seconda metà del XIX secolo, quando Parigi era tutta un fermento. Fu in quegli anni che la capitale francese elevò la gastronomia a vera e propria arte nazionale. Cuochi e pasticcieri si sfidavano in talento e originalità per appagare i gourmet che arrivavano da tutta Europa per assaggiare le loro creazioni. Alcuni degli artigiani migliori si trovavano nel quartiere della Madeleine, nell’VIII arrondissement, e lo trasformarono in una meta imprescindibile. La Maison Ladurée, nata come panetteria e poi diventata pasticceria e luogo di degustazione fra i primi nel suo genere, fu tra i protagonisti di questo dinamismo, tanto da entrare presto negli annuari di settore e poi nelle guide. Con il passare degli anni, molte delle più celebri istituzioni gastronomiche parigine sono scomparse. La Maison Ladurée, invece, ha resistito ed è cresciuta, arricchendosi di una sala da tè dove si assaporavano dolci la cui reputazione ha varcato prima i confini di Parigi e poi quelli della Francia.
La forza della Maison Ladurée risiede nella sua capacità non solo di innovare per creare classici intramontabili, ma anche di affidare la sua fama a pasticcieri in grado di mantenere questo delicato equilibrio tra tradizione dolciaria e audacia creativa, di conciliare una semplicità gioiosa e una complessità esaltante. Pasticcieri come Julien Alvarez, campione del mondo di pasticceria nel 2011 ed executive pastry chef della Maison Ladurée dal 2021.
