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Amalia Moretti Foggia

Nata a Mantova nel 1872 in una famiglia di farmacisti, laica e progressista, Amalia Moretti Foggia si laureò prima in scienze naturali a Padova nel 1895 e, tre anni dopo, in Medicina a Bologna, terza donna in Italia e prima a conseguire la specializzazione in pediatria.

Arrivò al “Corriere” attraverso Eugenio Balzan, correttore di bozze, poi inviato, e in seguito direttore amministrativo, al quale si deve l’intuizione di puntare su una donna per avvicinare sempre più persone alla “Domenica”.

Amalia accettò l’anonimato e gli pseudonimi: l’obiettivo era conquistare quanti più lettori poteva ed era consapevole che il “dottor Amal” (un medico uomo) e l’allegra Petronilla (non certo una donna progressista e laureata), avrebbero aperto molte più porte della sua vera identità.

In effetti, oltre alle due lauree, Amalia frequentava donne come Anna Kuliscioff e Ada Negri: non era una casalinga come le altre, si era affrancata da quella condizione da molto tempo, tuttavia seppe calarsi in quei panni con sensibilità, dando nozioni di igiene e medicina a chi aveva poca istruzione, una famiglia numerosa cui badare e pochi mezzi.

Scriveva con piglio leggero e scanzonato, offriva ricette semplici e varie a giovani mogli senza esperienza ma con mariti che pretendevano e non aiutavano, rafforzando in qualche modo il senso e il valore della fatica in chi ogni giorno, in tempi di razionamenti, metteva in tavola un pasto senza ricevere in cambio neanche una briciola di gratificazione dai propri cari.

Pubblicò oltre ottocento articoli come Petronilla e il doppio come dottor Amal con l’obiettivo di aiutare chi aveva meno possibilità economiche a crescere e a migliorare se stesso e la propria vita.

Amalia Moretti Foggia

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